Lo psicologo risponde: può un cattolico andare dallo psicoanalista?
Rispondiamo ad un quesito frequente. La religione cattolica è compatibile con la psicoanalisi?
Rispondiamo ad un quesito frequente. La religione cattolica è compatibile con la psicoanalisi?
Molti sanno che sono Psicologo e che mi interesso di rapporti tra fede e psicologia, ed in particolare tra fede cattolica e psicologia moderna.
Cattolici e psicoanalisi
Mi dice una signora di Ivrea che mi conosce: “Sono cattolica, forse non una buona cattolica come si intende oggi, ma una cattolica un pò all’antica. Per farle capire le dico che credo che Gesù abbia compiuto dei veri miracoli e che sia veramente risorto, non in senso metaforico. Credo ai Novissimi. Ma sono anche curiosa e la psicoanalisi di Freud mi incuriosisce moltissimo. Anzi, le dico di più, vorrei andare in psicoanalisi per capire l’origine del mio comportamento. Sento che l’inconscio ha una sua parte importante. Secondo lei posso andare da uno psicoanalista?”
Provo a fornire qualche riflessione per punti, anche se non pretendo che vadano bene per tutti. Non sarà così. L’argomento è controverso ed i punti di vista sono molti.
La risposta più rapida alla signora è questa: “Signora, lei è libera di andare da chi vuole, anche la fede Cattolica la lascia libera. Si tratta di una sua scelta”.
Una risposta più articolata aggiungerebbe alla prima parte quanto segue: “Faccia attenzione, che molti aspetti della psicoanalisi sono in deciso contrasto con la fede cristiana cattolica tradizionale ed, a meno che lei non sia interessata a rivedere ciò in cui crede, non so se le conviene. Infatti la psicoanalisi le proporrà punti di vista nuovi, che potrebbero mettere in crisi il suo sistema e la sua fede.”
Metto in risalto il termine “tradizionale”. Oggi stiamo innegabilmente assistendo ad una revisione del dogma.
Si potrebbe poi ancora aggiungere: “Entrare in analisi potrebbe essere un bene, ma anche un male. Un bene se ne ricaverà una remissione dei suoi mali, un insight durevole che la farà sentire meno peggio. Che la libererà da molti dubbi, un male se le insinuerà ancora altri dubbi da cui non riuscirà più ad uscire, peggiorando la sua qualità di vita e quella di coloro che vivono vicino a lei. Purtroppo non è dato saperlo in anticipo, e vi è un rischio implicito nella scelta di cui si deve far carico”.