Cognitivismo e Costruttivismo
Scuole importanti in psicologia
Tale approccio concettualizza l’uomo secondo due caratteristiche principali:
L’approccio cognitivista mette in evidenza che l’uomo non è un agente passivo nell’ambiente circostante in cui vive. Anzi si ipotizza che l’uomo partecipa alla costruzione della realtà.
Ciò è molto importante perchè la lettura possibile è anche questa: non esista un’unica realtà immutabile. La realtà viene costruita a seconda di come si elaborano le informazioni e si generano significati.
Il cognitivismo si occupa di studiare le “strutture mentali” che regolano il rapporto tra uomo e ambiente ponendo particolare attenzione agli scambi ed ai flussi di informazione.
Uno dei punti principali dell’approccio costruttivista è che non esiste un modo reale preesistente e indipendente dall’osservatore.
Anzi si postula che esistono diverse visioni del mondo che dipendono dal punto di vista di colui che osserva. Ciò è più forte del punto di vista del cognitivismo. In altre parole si parte dal punto di vista che ogni atto percettivo e cognitivo non rispecchia semplicemente qualcosa, ma qualcosa di diverso. Si tratta di una operazione costruttiva, in cui l’osservatore impatta fortemente sull’operazione.
A differenza del cognitivismo non si considera un uomo non semplice elaboratore di informazioni, ma un vero costruttore di significati. L’ambiente non è solo un contenitore ma un universo di simboli in cui avvengono le esperienze e gli atti percettivi.
Cambia un elemento importante, anzi molto importante.
L’oggetto di indagine non è più una realtà fisica e reale, ma una attività o meglio un processo.
Qui ci si riferisce comunemente all’analogia uomo – computer, ovvero al paradigma computazionale simbolico. Gli input dei sistemi sensoriali vengono trasformate in rappresentazioni da strutture dell’uomo. L’attenzione è sull’analisi dei dati e delle connessioni dei dati.