Depressione ed Accidia
Differenze e Trattamento
Il tema di questo breve articolo “Depressione ed Accidia” riguarda il tema cattolicesimo e psicologia.
Tenteremo di evidenziare quali sono le similitudini e le differenze tra la depressione e l’accidia.
Per intanto grazie per la visita.
Akedìa inl greco classico significa “non prendersi cura”. L’accidia nella tradizione cristiana è una negazione delle proprie responsabilità. Secondo gli insegnamenti della chiesa chi soffre di accidia sceglie di non rispondere alla chiamata di Dio.
Colui che è assalito dall’accidia tende ad essere indifferente agli eventi della vita. Alcuni testi della tradizione si spingono a considerare l’accidioso un negligente. Una persona che non ha interessi, che non si cura di nulla nemmeno di se stesso.
Sembra il ritratto di una persona scoraggiata e annoiata dalla vita. La noia è una caratteristica tipica dell’accidiosio ed anche la stanchezza.
L’accidia è dunque qualcosa di più di una tristezza di sottofondo. E’ una situazione di vita pervasiva.
Spesso l’accidia nella tradizione viene associata ad una situazione di colpa.
L’accidioso è colpevole del suo stato, e nulla fa con sincerità per tirarsene fuori.
Vediamo ora a grandi linea i sintomi del depresso. La Mc Williams ha descritto i sintomi della depressione.
L’individuo viene pervaso da un sentimento molto forte di tristezza, associato a mancanza di forze, mancanza di energie, anedonia. Inoltre colui che soffre di depressione è incapace di trovare piacere dagli eventi gradevoli della vita.
Vediamo alcuni sintomi della depressione: pessimismo, scarsa autostima (ci si svaluta), senso di inutilità, sentimenti di colpa, sentimento di inadeguatezza e di indegnità, apatia.
Spesso il soggetto depresso prova senso di rovina e non raramente anche ansia intensa. Tali condizioni portano l’individuo ad ridurre l’interesse e piacere in tutte o quasi le attività.
A livello di comportamentale si riscontra; rallentamento ideomotorio, rallentamento e povertà ideativa, difficoltà a concentrarsi, pensieri di morte, scarsa progettualità per il futuro, diminuzione delle attività e dei contatti sociali.
Non sembrano esserci grandi differenze tra ciò che si intende per un individuo aggredito dal demone dell’accidia ed il depresso.
L’unica differenza riguarda il fatto che nella tradizione cattolica si considera una colpa il non riuscire a liberarsi dall’accidia e ci si basa sui suggerimenti di una guida spirituale che tende a dare consigli.
In psicologia si considera la depressione un disturbo, da cui non è facile liberarsi, e serve una terapia.