Arroganza e Umiltà nella spiritualità cattolica
Caratteristiche dell’arrogante: mancanza di umiltà
Di norma il tema che molte persone si pongono è questo: come posso difendermi dall’arrogante?
La prima difficoltà e riconoscere l’arrogante. Normalmente l’individuo arrogante si presenta come una persona sicura e consapevole. Ed uno tende a fidarsi. La spiritualità cattolica e la psicologia possono aiutare.
Questa però è solo un’apparenza, l’arrogante infatti tende ad essere poco partecipe alla propria realtà. Si è arroganti perché non si vedono i propri difetti. Consiglio la lettura di questo riassunto che scrissi tempo fa: Quali sono le differenze tra psicosi e nevrosi?
Molto spesso la persona arrogante ha bisogno di:
Un’altra caratteristica degli arroganti e di svalutare gli altri, ciò con l’unico fine di rendere se stessi migliori.
Infatti facendo apparire gli altri più incapaci egli appare migliore. È difficile avere a che fare con un arrogante. È difficile stabilire con lui una relazione in simmetrica e di parità semplicemente perché gli vorrà dominarvi. Si pensi al quinto assioma della pragmatica della comunicazione:
- Tutti gli scambi di comunicazione sono simmetrici o complementari, a seconda che siano basati sull’uguaglianza o sulla differenza.
L’arrogante è cieco di fronte a se stesso egli non vuole vedersi e di conseguenza non possiede nessuna umiltà.
Un’altra caratteristica dell’arrogante: non è coraggioso infatti è coraggioso chi riesce ad accettare la propria umanità, le proprie debolezze.
Molto spesso l’arrogante per risolvere i suoi problemi ha bisogno di guardare alla propria realtà. Egli deve divenire umile per guarire la propria arroganza.
Se ci pensiamo bene l’arrogante non possiede autostima anche se tra i suoi obiettivi vi è quella di mostrare una grandissima autostima ponendosi al di sopra degli altri. Per risolvere il suo problema e deve trovare il coraggio per affrontare se stesso e per accettarsi.
Consiglio la lettura dei seguenti brani del vangelo: Gv 9,6 Mc 1,40-45 Mc 5,21-43 Mc 7, 31-37
L’arroganza è associata all’essere ciechi al non vedersi. Si osserva che non si può guarire da soli, ma occorre qualcuno che ci faccia vedere (nel caso del Vangelo è Gesù). E’ interessante anche , perchè questi brani si possono leggere anche con paralleli alla psicologia in particolare alla percezione del sè, la paura di guarire, i vantaggi secondari.