Carl Gustav Jung e il Sè Creativo
Il viaggio verso un Sè più vero
Il viaggio verso un Sè più vero
Jung pubblica “Trasformazioni” nel 1912 e proprio qui avviene l’allontanamento ufficiale, o meglio il distacco dalla psicoanalisi di Freud. L’elemento di allontanamento è la nozione di libido a cui poi segue il distacco dall’idea che ogni fenomeno psichico debba dipendere dalla sessualità.
La psicologia di Carl Gustav Jung prende il nome di Psicologia Analitica.
Vi sono alcuni principi importanti che ritornano spesso nella psicologia analitica:
Quando ci si riferisce a Carl Gustav Jung e il Sè Creativo si fa normalmente riferimento alla tendenza all’autorealizzazione presente in ogni uomo, che sottende:
Nevrosi e Psicosi indicano disarmonia tra individuo-ambiente e persona-realtà.
Quanto più profonda e radicale è l’insoddisfazione della persona nelle situazioni interpersonali, tanto più si fa ricorso a “compensazioni fantasmatiche” e ad una esacerbazione del senso di superiorità che lasciano come unica via d’uscita “il ritiro dalla realtà” cui si associa tutta una serie di manifestazioni patologiche.
In questo ambito l’aggressività rappresenta una meta fittizia, ovvero una risposta alla frustrazione.
Per Jung riconciliare il paziente significa riattivare il paziente ed orientarlo verso i veri obiettivi al fine di recuperare uno stile di vita adeguato. Lavorando sulla consapevolezza dell’individuo si cerca di giungere ad una ridefinizione delle sue mete.