Curare il panico
Spesso prima di cercare di risolvere un problema bisogna impegnarsi per capirlo a fondo
Se gradisci avere una breve introduzione agli attacchi di panico di consiglio una visita alla pagina dedicata che spiega gli attacchi di panico.
In passato abbiamo fornito qualche valida consiglio relativo a cosa fare per contrastare gli attacchi di panico.
Ci siamo anche interessati agli aspetti archetipi del panico. Altrove abbiamo osservato il legame tra panico e ansia.
Non abbiamo però mai descritto bene il panico.
Prima di procedere ricordo che per risolvere gli attacchi di panico è consigliato l’intervento di un professionista, ovvero di uno psicologo. Attenzione: non di un generico counselor ne di un coach mentale. Occorre l’intervento di un professionista riconosciuto, che in Italia è rappresentato dallo psicologo.
Immagina un viaggiatore a piedi solitario per terre e boschi sconosciuti. Sta calando l’oscurità. Nel bosco all’improvviso non si vede più nulla, si perde l’orientamento. E’ normale che cresca in questo solitario pellegrino una certa paura che diventa presto terrore. Accade allora che non si è più in grado di ragionare razionalmente. E’ il panico.
Panico come un’invasione della mente nello stesso tempo di un certo timore, di una certa paura, di una certa irrazionalità.
Questa invasione della mente impedisce scelte calibrate in modo ragionevole sui fatti e sugli eventi.
Alcuni hanno paragonato l’emozione del panico come ad una esperienza primitiva. Se ci pensiamo bene il panico in una certa parte è trasmissibile. Se siamo vicini ad una persona nel panico ne siamo in parte contaminati. Vi è il rischio che anche noi andiamo nel panico.
Quando accade il panico, ovvero quando viviamo un attacco di panico, siamo in grave difficoltà: vogliamo calmarci ma il cuore batte a mille, vogliamo respirare ma sembra che non ci sia aria.
Il panico è una gran brutta bestia. Appunto l’esperienza di un uomo primitivo aggredito da una brutta bestia.