Il Panico secondo la terapia breve strategica
Il modello breve strategico per sconfiggere gli attacchi di panico
Ci vorranno pochi minuti per leggere questo articolo. Potrebbe esserti di aiuto per osservare il panico da un punto di vista strategico e magari potrebbe esserti di indicazione per trovare una via d’uscita.
La terapia breve o terapia breve strategica può forse esserti di aiuto.
Per intanto ti ringrazio per la visita.
Come forse hai già intuito in Italia esistono molti approcci terapeutici. Se vuoi ricevere una rapida panoramica che introduce il modello strategico visita la seguente pagina. Per ricevere una panoramica più completa visita la pagina del centro di terapia breve strategica.
L’idea di base come con la quale un terapeuta strategico tratterà il tuo caso da attacchi di panico non include la ricerca del come è del perché. Non ti verrà chiesto di esplorare il passato, di capire le ragioni dei sintomi. Tanto meno cercheranno di raggiungere il così detto insight.
La terapia breve strategica si focalizza sugli eventi e sull’analisi circostanziata di questi eventi. Poi in modo originale cercherà di scavalcarli, quasi di superarli per renderli inattivi. Vediamo come ciò può avvenire.
Ipotizza di soffrire di attacchi di panico, per esempio attacchi di panico con agorafobia. E’ normale la tendenza a chiedere un aiuto alle persone che ci circondano e che ci vogliono bene. Ed è anche bello ricevere l’aiuto, fidarsi, sentirsi ben voluti ed aiutati.
Se non ché…… questo aiuto ricevuto ha lo svantaggio di confermare il problema. Anche di rafforzare il problema.
Per esempio: ho paura di uscire. Chiedo aiuto a chi mi vuole bene che mi accompagna. Ottengo di essere accompagnato. Ciò è bene da un lato, ma male dall’altro perché rafforza la mia paura di uscire.
Ecco dunque che un primo passo da svolgere è quello di smetterla di agire azioni che confermano e rafforzano il problema. Ovviamente è più che mai lecito chiedersi se una persona vuole guarire. Voler guarire implica l’accettazione di una certa quota di fatica e difficoltà da affrontare.
Il panico secondo la terapia strategica significa smettere in primis di confermare il problema.
Il terapeuta breve strategico cercherà di superare questo scoglio opponendo paura a paura. Ovvero metterà di fronte al paziente la paura di peggiorare il sintomo e questa paura è normalmente superiore alla paura che obbliga il paziente a chiedere un aiuto.
Cioè si cerca di esasperare il sintomo con una comunicazione in una certa misura contraddittoria: e come se gli si prescrivesse il sintomo insieme alla prescrizione di tenere un diario.
Ad un certo punto il paziente sente il bisogno di mettersi alla prova. E’ come se pensasse di potercela fare. Questo è un grande cambiamento. Il Panico secondo la terapia breve strategica è l’idea di indurre un piccolo cambiamento nella percezione del panico per ottenere un grande cambiamento come effetto ultimo: smettere di evitare l’evitamento.
Un cambiamento indotto da una comunicazione contradditoria che in qualche misura prescriveva il sintomo, di cui il paziente ha paura.