Pulsioni, nevrosi e aggressività in psicoanalisi
Dal conflitto di pulsioni che generà nevrosi all’aggressività
Freud, il fondatore della psicoanalisi, sosteneva che ogni individuo possiede delle pulsioni in lotta tra di loro.
Abbiamo pulsioni di tipo libidico e pulsioni aggressive, normalmente ci si riferisce ad esse come Eros e Thanatos.
Eros sta per passioni di vita. Thanatos sta per passioni di morte. Eros e Thanatos lottano tra loro.
Le pulsioni non si sviluppano secondo Freud ma esistono nel corpo che in ultimo secono Freud è collegato con la psiche.
La miglior definizione di pulsioni potrebbe essere questa:
le pulsioni sono una stimolazione della mente proveniente dal corpo (cito Freud dell’anno 1905)
La conseguenza del fatto di avere delle pulsioni in senso psicoanalitico significa che un individuo non risponde solo agli stimoli dell’ambiente e delle relazioni, ma risponde agli impulsi del corpo proiettati nella psiche. Questo è un punto importante.
Tutti coloro che hanno letto qualcosa di psicoanalisi sanno che le pulsioni sono di origine sessuale. Ciò che normalmente non si sà e che solo 5 anni dopo il 1905 Freud ha incominciato a pensare a pulsioni di tipo aggressivo non necessariamente anche sessuali. Il discorso lo concretizzo nel famoso testo “Al di là del principio di piacere“.
In sintesi: secondo la psicoanalisi non siamo solo guidati dal principio di piacere ma anche da quello distruttivo di morte. Per quelli come me che si occupano di religioni non è una grande scoperta. Si può tentare con le dovute tare di tentare un paragone con il concetto di peccato.
Secondo Freud l’aggressività fa parte, o meglio è compreso nella più grande della pulsione di morte. Aggressività si può leggere anche come crudeltà.
Questa aggressività dopo le prime fasi di vita in cui è rivolta principalmente contro se stessi, poi viene rivolta all’esterno. Ciò implica distruzione e volendo anche cattiveria e divisione.
Il punto complicato riguarda il perché. Perché c’è questa forza di morte. Perché l’io non è in grado di controllarla?
In ultimo e senza volersi spingere verso le successive teorie delle relazioni oggettuali (che vedono l’aggressività come un risultato dalle pulsioni frustrate), possiamo dire con qualche incertezza che il conflitto generato da pulsioni di vita e di morte porta sia alla nevrosi e all’aggressività.
Fenichel ha scritto un libro “Trattato di psicoanalisi delle nevrosi e delle psicosi” in cui in sintesi non considera l’aggressività come un elemento primario innato ma come uno strumento che l’uomo ha dovuto mettere in atto per soddisfare bisogni e desideri. Si tratta di un punto di vista ovviamente diverso. L’idea è che l’uomo ha scoperto l’aggressività così come ha scoperto il fuoco. Esso poi essendo stato utile per sopravvivere è diventato lo strumento principale per cercare di soddisfare i bisogni.
Hartman e Kriss non sono daccordo con freud che l’aggressività faccia parte della pulsione di morte. Anzi con il concetto di neutralizzazione puliscono l’aggressività dalla negatività e anzi la considerano essenziale per l’adattamento.