Il pensiero di Winnicott sulla psicosi
L’origine della psicosi
Ho sempre trovato molto interessante il pensiero di Winnicott sulla psicosi.
Se gradisci un’introduzione al tema della psicosi e della nevrosi consiglio la lettura dei seguenti tre articoli:
La psicosi è l’aspetto più grave ed invalidante delle malattie psicologiche.
Essa origina molto probabilmente a partire dall’infanzia quando da piccolo l’individuo è andato incontro ad un mancato adattamento dell’ambiente ai suoi bisogni.
In questi momenti ipotizziamo che si sia generata un’ angoscia catastrofica primaria.
Il pensiero di Winnicott sulla psicosi sostiene in sintesi che l’ambiente non è andato incontro al bambino. In altre parole l’ambiente (in senso ampio) non si è offerto come strumento di crescita.
Al contrario l’ambiente ha chiesto al bambino di adattasi lui stesso, forse per soddisfare delle carenze emotive degli adulti che avrebbero dovuto accudirlo.
Ovvero il bambino si è dovuto adattare per soddisfare dei disagi mentali dei genitori.
(Questa parte la trovo non del tutto chiara e precisa) L’idea è che questa angoscia catastrofica primaria si sviluppa troppo presto e prima del classico complesso edipico.
Chiaramente se non c’è complesso edipico non ci può essere nemmeno l’angoscia di castrazione. Allora questa angoscia catastrofica primaria è si lega all’angoscia di disintegrazione, di divenire tanti frammenti.
Divisi in tanti frammenti cadono le difese sia contro il mondo esterno che interno.
Le capacità di integrazione emotiva falliscono e si sviluppano fortissimi meccanismi di scissione che sono proprio alla base del fenomeno psicotico e delle psicopatologia è in forma più grave.
Opere suggerite:
Riassunto Winnicott