Il conforto è un emozione che ci aiuta a sopravvivere
Breve analisi del conforto, un emozione che si riceve che ci aiuta a sconfiggere lutti, traumi e incertezze.
Breve analisi del conforto, un emozione che si riceve che ci aiuta a sconfiggere lutti, traumi e incertezze.
Ti sei mai chiesto perché gli uomini abbiano bisogno di ricevere conforto. Ma soprattutto che cos’è questo conforto di cui gli uomini hanno così bisogno per sopravvivere. E qual’è il legame tra psicologi e il confortare? E tra guide spirituali e confortare? In questo articolo intendo analizzare il questo tema, facendo bene attenzione a porre le dovute differenze con la collusione. Se quanto sopra può interessante leggi questo articolo. Ci vorranno pochi minuti e forse trarrai qualche pensiero utile per il futuro.
Partiamo da un assioma: gli uomini, anche quelli che appaiono più sicuri e più forti hanno bisogno di essere confortati, anche se non sembra ad un occhio esterno.
Necessitano di essere confortati non solo quando sono colpiti da momenti di crisi legati a lutti o terrore, ma anche durante lo scorrere dei momenti standard della vita. Necessitano di conforto perché lo stato di conforto è uno stato emotivo, una emozione.
Vogliamo essere confortati nel momento in cui dobbiamo prendere qualche decisione, quando ci stiamo impegnando in qualcosa di rischioso, quando non sappiamo cosa fare e dove andare.
Il conforto ha a che fare con il concetto di sicurezza. Ma anche la sicurezza è anche una emozione, uno stato mentale che riguarda gli affetti. Si contrappone in certa parte allo stato di terrore e di paura. Sicurezza significa stare bene, sentirsi in una condizione gradevole, tanto più se il passaggio avviene da una condizione sgradevole di partenza.
Normalmente essere confortati è qualcosa che rafforza una direzione in cui vogliamo andare, ma abbiamo bisogno di una quota in più di sicurezza. Questa quota può essere donata da altre persone che decidono di sostenerci. Sintetizzando: il conforto e protezione e sicurezza. I bambini hanno bisogno di protezione e (normalmente) i genitori proteggono i figli per crescere e scoprire il mondo.
Se manca qualcosa nella vita abbiamo bisogno di conforto. In questo caso l’essere confortati è come un rifugio.
Ma se cerchiamo conforto dobbiamo ammettere che ci manca qualcosa, che forse siamo forse vulnerabili.
Insomma, dobbiamo ammettere che siamo bisognosi. In questo contesto entra la religione che per l’appunto può confortare chi ha bisogno tramite i mezzi molto potenti di cui dispone.
Questo è un tema critico nel mestiere dello psicologo.
Lo psicologo non può colludere con i bisogni del paziente, ma allo stesso modo deve essere di supporto, deve fornire comprensione. Si tratta allora di trovare il giusto livello tra fornitore di conforto e speranza senza colludere. Lo stesso, ma da un punto di vista un poco differente deve fare la guida spirituale. Colludere non farebbe crescere.
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