Il significato di accidia
L’accidia nella tradizione cristiana è una negazione delle proprie responsabilità
Hai girovagato su internet cercando di capire se sei colpito dall’accidia?
Forse prima vorresti capire qual’è il vero significato di accidia.
Direi che sei capitato nel posto giusto, visto che ora ti spiegherò in modo semplice che cos’è l’accidia. Prima di incominciare voglio però tranquillizzarti, quando si scopre l’accidia e normale che le persone si riconoscono in essa. Voglio dirti che è normale, ma non bastano uno o due sintomi per dirsi clinicamente accidiosi senza speranza. Inoltre se sei cristiano cattolico il fatto che tu abbia scoperto che alcuni tratti del tuo carattere o alcuni tratti della personalità riportano al concetto di accidia è da considerarsi una buona notizia. Non si può infatti combattere un nemico che non conosci. Allora incominciamo. Ti serviranno pochi minuti.
(Catechismo della Chiesa cattolica n.2094)
Nell’articolo che ho scritto tempo fa Depressione ed Accidia avevo messo in luce come l’accidia è la pigrizia che porta l’uomo a rifiutare le proprie responsabilità di vita.
Rifiutare ovvero essere indifferenti. Quindi riassumendo in una definizione di accidia più sintetica: pigrizia, rifiuto di Dio.
Perché è un male grave? Perché ti toglie ogni speranza di vivere.
Vuoi sapere che cosa è un male? Leggi l’articolo Il dolore è un male secondo San Tommaso dove spiego che cos’è un male per un cristiano.
Dunque riformuliamo il significato di accidia: l’accidia è pigrizia, rifiuto di Dio e male di vivere.
Male di vivere perché ti viene a mancare ogni volontà (un po come nella depressione, visita la pagina Abulia e Depressione).
I paralleli con la depressione è lampante, però mentre la depressione riguarda chi non è credente, l’accidia un buon correttivo di cui tenere conto quando il paziente è cristiano credente. Purtroppo accade che gli psicologi non sempre sono competenti in materia di religione e quindi c’è poco terreno di confronto.
Ho trattato questo tema in Cattolici e Psicoanalisi e Psicologia e cattolicesimo.
Come è possibile notare alcuni di questi sintomi sono diretta conseguenza della pigrizia e della mancanza di volontà, altri sono una reazione, come un meccanismo di difesa. A volte l’individuo non può accettare l’accidia e si comporta come reazione in modo contrario. Ma questo sarà l’argomento di un prossimo articolo.
Può essere utile proporre un elenco di sinonimi di accidia. Tieni a mente questo: tutti i sinonimi possono aiutare a cogliere il senso dell’accidia ma nessuno è adeguato a descrivere in modo completo l’accidia:
Gli accidiosi andranno a scontare la loro pena in Purgatorio.
Gli accidiosi durante la vita terrena sono stati colpevoli di scarso amore per il bene.
Nel Purgatorio, al fine di scontare la “pena” sono costretti a correre a perdifiato lungo la Cornice, gridando alternativamente esempi di sollecitudine e accidia punita, incitandosi a non perdere tempo per poco amore. Un accidioso portato da Dante è l’abate di San Zeno a Verona.
Dante si riferisce agli accidiosi come anime “tristi” chiuse nel loro vivere spento e fiacco.
Il rischio dell’accidia è di non essere riconosciuta in quanto spesso è un male “comodo”. Infatti volgersi verso il buono è faticoso e per nulla comodo.
La fiacchezza morale portata dall’accidia porta a seguire la corrente, a non vedere più ne bene ne male.