Sopravvivere alla confusione mentale
Strategia per resistere alla confusione mentale
Ma soprattutto che cos’è questa confusione nella mente che è così pericolosa e mette a repentaglio la nostra sopravvivenza.
E qual’è il legame tra psicologi e la confusione dentro di noi? Ti sei mai chiesto se una guida spirituale può aiutarti oppure aumentare la confusione?
In questo articolo intendo analizzare questo tema, facendo bene attenzione a porre le dovute differenze tra la confusione come emozione e la confusione che diventa un grave disturbo mentale.
Se quanto sopra può interessante leggi questo articolo. Ci vorranno pochi minuti e forse trarrai qualche pensiero utile per il futuro.
Per intanto, grazie per la visita.
Si hai letto bene. La confusione è una emozione, così come lo sono la gioia e la paura.
Per saperne di più sulle emozioni ti suggerisco i seguenti link di articoli scritti in passato: cosa sono le emozioni, quante emozioni hai vissuto oggi, psicologia emozioni amigdala.
La confusione è una emozione, ed è legata al tema del piacere dispiacere. Normalmente non ci piace la confusione, ma vi sono persone che traggono un sottile piacere dalla confusione. Le emozioni sono affetti, come i sentimenti e l’umore. E se ci pensi bene, magari pensa alla tua esperienza di quando ti senti confuso ti renderai conto che una persona vive la confusione, anche se come tutte le emozioni dobbiamo sempre ricordare che “non è quella emozione”, che è uno stato passeggero, e può svanire.
Da un punto di vista cognitivo possiamo affermare che la confusione è un disturbo dell’attenzione e dello stato di coscienza, che come abbiamo osservato provoca uno stato di di disagio nella persona. Aumenta l’agitazione ed è più complicato prendere decisioni.
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Ma solo una grande confusione mentale causa danni gravi alle facoltà cognitive mettendo a repentaglio la nostra sopravvivenza. Si tratta della confusione in cui non si riesce più a dare alcun senso alle cose, non si può prendere la neppur minima decisione. Si fa fatica a collegare le cose, ed i nessi mentali non trovano più alcuna struttura a sostenerli. Sopraggiunge poi lo stato emotivo di agitazione che non fa che peggiorare le cose.
Ma esiste anche una buona confusione mentale, ed è quella lieve confusione che ci permette ancora di valutare gli eventi e prendere delle decisioni, e in ultimo ci spinge a qualche buon cambiamento.
Ribadisco: si tratta di una lieve confusione, forse più un fastidio nei confronti del disordine o dei pasticci che regnano nelle nostre vite. Se ci pensi bene è in parte anche la confusione che ti spinge a qualche forma di cambiamento, magari a rivolgerti ad uno psicologo, oppure a cercare un padre spirituale se la confusione riguarda principalmente i temi spirituali.
Solo un accenno: il tema della confusione è legato al tema della pulizia, che rivisto in chiave psicoanalitica è il ritorno all’essere immacolati da una situazione di groviglio. Cioè tornare candidi e puri. L’analisi è dunque sul perché di questa necessità.
Se la confusione mentale è grande non rimane che rivolgersi ad uno psicologo. Potrà aiutarti ed indirizzarti.
Se la confusione è invece qualcosa di più simile ad una incapacità di orientarsi e decidere, allora il consiglio è sempre quello di rivolgersi ad uno psicologo.
Se però vuoi solo ricevere alcuni spunti di riflessione eccoli qui: