Come funzionano i test psicologici?
Quali sono le caratteristiche per costruire un buon test psicologico
Una domanda comune che ci si sente porre è questa: come funzionano i test psicologici?
Quali sono i criteri con cui vengono costruiti i test psicologici? Cosa significa validità di un test? Quali sono i principi generali di un test.
In questo breve articolo risponderò a queste domande, cercando di essere quanto più chiaro e sintetico possibile. Sono interessato a trasferire il concetto base, e non a scrivere un trattato su tutte le possibili domande che può farti uno psicologo. Spero sia di tuo gradimento. Se hai suggerimenti o gradisci lasciare un feedback ti chiedo la cortesia di commentare in fondo all’articolo.
Un test psicologico è una misurazione obiettiva e standardizzata di campioni di comportamento rappresentativi della totalità del comportamento stesso.
Come può un test giungere ad una misurazione obiettiva di ciò che intende misurare?
Dobbiamo citare e capire il significato di alcuni termini: rappresentatività, obiettività, attendibilità e validità.
La rappresentatività è intesa come corrispondenza tra:
L’obiettività deriva dal riconoscere al test un valore predittivo robusto e positivo.
Per fare ciò occorre standardizzare il test uniformando:
Per analizzare l’attendibilità di un test psicologico ovvero la coerenza dei punteggi nel caso i soggetti fossero nuovamente sottoposti allo stesso test si possono somministrare 2 versioni dello stesso test agli stessi soggetti.
Qui occorre molta cautela perché nel caso il test fosse somministrato a distanza di tempo vi sono fattori come l’apprendimento che possono introdurre fonti di instabilità nei punteggi.
Per determinare la tendenza centrale metriche come media, mediana o moda a seconda della distribuzione statistica.
Per descrivere la variabilità si utilizzano misure come la deviazione standard.
Può accadere che la distribuzione dei risultati sia asimmetrica con un cumulo di risultati che tendono al limite inferiore o superiore della scala: vi sono misure conosciute come la skew e la curtosi per descrivere questi fenomeni.
La validità viene stabilita esaminando il contenuto del test per verificare se comprende un campione rappresentativo e stabilire se richiama tutti i processi psichici interessati.