Donald Winnicott e lo sviluppo emotivo del bambino
Il ruolo dell’ambiente nello sviluppo del bambino secondo Donald Winnitcott
Se sei interessato alla psicologia dello sviluppo emotivo dei bambini ed in particolare alla psicologia introdotta da Donald Winnicott questo articolo potrebbe essere di tuo interesse.
Forse invece sei arrivato su questo sito perché hai cercato psicoanalisi dei bambini oppure psicoterapia dei bambini. Forse stai andando da uno psicoterapeuta che si è formato in psicoterapia in una scuola di psicoanalitica e state riflettendo sul rapporto con tua madre e vorresti saperne di più sull’origine dei problemi emotivi.
Se vuoi saperne di più continua a leggere ed in pochi minuti conoscerai l’origine di questo approccio “Winnicottiano” molto noto in Italia.
Spero sia di tuo interesse e grazie per la visita.
Due parole sulla figura di Donald Winnicott e sulla sua discendenza psicoanalitica.
Winnicott fatto 2 analisi:
Entrambi analizzati da Freud con il punto di attenzione che poi la Riviere si avvicino alla psicoanalisi Kleiniana.
In sintesi: egli apprese l’analisi infantile dalla Klein. Da osservare che però era un pediatra del Paddington Green Children Hospital di Londra. Quindi le sue conoscenze sul bambino derivano dalla sua attività pediatrica e dal setting che già usava per discriminare i bambini che presentavano disturbi emotivi da quelli che non li presentavano.
Il contributo principale di Donald Winnicott al pensiero psicoanalitico ed in particolare alla psicoanalisi dei bambini, e che ne fa uno dei maggiori esponenti se non il maggiore del Middle Group, è connesso all’aver sottolineato il ruolo fondamentale che svolge l’ambiente.
La madre è la maggiore contributrice all’ambiente. Ma contribuiscono all’ambiente anche la famiglia, il padre i nonni e in generale l’ambiente circostante.
Tutti questi fattori contribuiscono allo sviluppo emozionale primitivo.
Donald Winnicott sottolineò sempre come sia necessario che in analisi il paziente regredisca a questi stadi precocissimi dello sviluppo in cui è avvenuto lo sviluppo emozionale primitivo.
L’ambiente analitico e l’analista hanno il compito di fornire al paziente quelle cure e quelle funzioni che durante lo sviluppo primario sono mancate.
Per Donald Winnicott il punto è questo:
I bisogni non hanno il carattere impetuoso delle pulsioni, la cui mancata soddisfazione porta frustrazione e dolore.
I bisogni sono più silenziosi.
I bisogni necessitano di condizioni ambientali buone affinché lo sviluppo possa avere luogo.
Si ricorda che buone condizioni ambientali sono necessarie, ma esse possono mai essere perfette.
Pare ovvio, ma va detto: tutti quanti naturalmente siamo portati a crescere, a evolverci. Ciò però ha implicazioni forti: la staticità è innaturale e non porta sviluppo.
Winnicott intende che in realtà la maggior parte delle madri sanno fare quello che devono fare, sono sufficientemente buone, ma soprattutto non esiste una madre perfetta.
Le imperfezioni ed i difetti possono avere anche una valenza positiva e non necessariamente sono sempre e solo negative.
L’idea è che il padre deve proteggere la diade madre bambino, e dunque la preoccupazione materna primaria che soddisfa i bisogni del bambino.