L’apprendimento
Come impariamo e generiamo conoscenza
Quando si parla di apprendimento magari la mente ritorna indietro al periodo scolastico facendo riemergere ricordi più o meno traumatici, per esempio tutti gli sforzi fatti per appiccicare in testa più nozioni possibili prima di un compito in classe o di una interrogazione.
Oppure da adulti ci si rende conto della difficoltà che si fa per apprendere mentre da giovani era tutto più facile.
Per apprendimento, in psicologia, si intende non solo la semplice acquisizione di nuove nozioni, l’imparare nuovi argomenti, ma si intende un processo che consente di modificare la propria capacità di agire e operare in modo consolidato e sostanzialmente stabile.
In questo articolo farò una breve descrizione di come impariamo e apprendiamo.
Per intanto grazie per la visita.
L’apprendimento non va confuso con l’istinto, con le tendenze personali, con tutto ciò che è innato.
Si distinguono due tipi di apprendimento:
Nel suo ambito abbiamo il condizionamento classico e il condizionamento operante.
Nell’esperimento di Pavlov (1849-1936) uno stimolo neutrale (luce) veniva fatto seguire da uno stimolo incondizionato (cibo). Secondo Pavlov il comportamento viene determinato dalle risposte imparate attraverso i processi di condizionamento.
Nel condizionamento classico stimoli simili determinano la stessa risposta condizionata. Se però si diradano di molto nel tempo le associazioni tra stimolo neutrale e stimolo incondizionato, si riduce il condizionamento (fenomeno dell’estinzione).
Attraverso Il condizionamento classico non si ottiene la soluzione a nuovi problemi che si presentano.
Nel condizionamento operante viene presa in esame un’operazione che il soggetto compie sull’ambiente per uno scopo (Skinner, 1938), che vede l’organismo “operante” e quindi attivo nel suo ambiente.
In questo modello sperimentale si può indurre un rafforzamento del comportamento attraverso un rinforzo positivo, oppure un’attenuazione del comportamento attraverso un rinforzo negativo.
Le nuove sfide, i nuovi problemi che si presentano vengono affrontati sulla base della presa di coscienza della complessità dei fenomeni.
Nell’apprendimento cognitivo il soggetto sa cogliere il significato della situazione e le relazioni essenziali tra gli elementi per cui i problemi non vengono risolti per tentativi ed errori. Diciamo che l’apprendimento cognitivo è un processo attraverso il quale la conoscenza viene ottenuta attraverso i sensi, l’esperienza e il pensiero. In pratica le più importanti forme in cui si realizza un apprendimento cognitivo sono l’insight e l’ apprendimento per segnali
Si potrebbe tradurre con visione, intuizione.
Nell’apprendimento per “insight” la soluzione viene attraverso una ristrutturazione cognitiva della situazione.
Si genera una ricostruzione mentale delle relazioni fra i dati del problema che porta ad una nuova comprensione.
Capito il problema, la soluzione arriva da dentro all’improvviso, come una lampadina che si accende. Il problema viene risolto non per tentativi e insuccessi che si ripetono, ma per la visione della logica che è sottesa.
Secondo Tolman, le esperienze portano alla formazione di una rappresentazione interna denominata “mappa cognitiva“, che guida il soggetto nell’uscire per es da un labirinto. La mappa cognitiva, formatasi precedentemente attraverso un apprendimento latente, si attiva in caso di necessità.
Fattori come le esperienze precedenti, la motivazione sia estrinseca che intrinseca, l’apertura all’apprendimento (data a sua volta da (maturazione, disponibilità emotiva), esperienza precedente, esercizio