Disturbo schizoide di personalità
Quando il distacco emotivo dagli altri diventa la componente dominante della personalità
Sicuramente ti sarà capitato di avere a che fare con qualcuno non conoscevi bene o non conoscevi per niente, ed aver avuto la sensazione che fosse emotivamente distaccato e completamente disinteressato a qualsiasi relazione sociale?
In questo articolo troverai una descrizione del disturbo schizoide di personalità
Le persone che hanno un disturbo di personalità seguono un modello di rappresentazione mentale e di comportamento che devia in modo deciso rispetto alle norme della cultura di appartenenza.
Leggi questo articolo per saperne di più, ci vorranno solo pochi minuti.
Per intanto grazie per la visita.
Il paziente affetto dal disturbo schizoide di personalità si caratterizza per una emozionalità estremamente limitata e un marcato ed evidente distacco dalle relazioni sociali.
Il soggetto deve mostrare almeno 4 de seguenti sintomi:
Il disturbo potrebbe rientrare nell’area psicotica, ovvero dove il paziente perde il contatto con la realtà.
Se i sintomi descritti in precedenza sono soddisfatti prima dell’esordio della psicosi e della schizofrenia la tendenza è quella di fare una diagnosi di disturbo schizoide della personalità.
Ricordiamo sempre che trattasi di diagnosi di tipologia “normativa”, che si riferiscono alla norma sociale dominante. In un mondo di persone che vivono solitarie e distaccate tra di loro il disturbo schizoide non esisterebbe, e naturalmente anche il mondo sparirebbe dopo poco.
Per comprendere lo sviluppo del disturbo schizoide normalmente ci cerca:
La compromissione dell’io può posizionarsi in un ampio range, dunque non è propriamente un disturbo che esiste o non esiste. Può esistere in diverse gradazioni che possono dipendere dall’origine e dalle aree toccate.
Si cerca di capire se esiste qualche tipo di individuo con cui il paziente può instaurare dei legami. Tale persona potrebbe essere di aiuto, o come si può anche dire un “oggetto terapeutico”.
Potrebbe essere un famigliare, oppure un antico amico di quando il paziente era piccolo. Bisogna cercarlo.
Da osservare che il paziente non ha alcuna richiesta, dunque la domanda è inesistente. Egli infatti come negli altri casi di disturbi di personalità non reputa di avere problemi.
La terapia sistemica familiare può essere efficace qualora le circostanze rendano possibile un intervento sul sistema familiare.
Chi ha a che fare con un paziente schizoide ne sottolinea la freddezza. Molti suggeriscono che lo schizoide è stato cresciuto in un ambiente formale.
Ma questa formalità nascondeva aspetti di disordine e di angoscia.
L’interesse dei genitori era legata alla forma: il bimbo doveva diventare un adulto formale. C’era poco calore e poche interazioni sociali.
Il bambino è stato solo per molto tempo, bastando a se stesso. Ha imparato le regole della socialità ma è rimasto non socievole.
Come lavoro gradisce attività solitarie (ha passato ore e ore in solitudine da bambino) e non c’è nulla che gli faccia provare piacere (da bambino e stato spinto ad essere adulto presto).
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