Qual‘è l’origine della paranoia?
Indagine sull’origine del disturbo paranoico di personalità
Sicuramente conosci qualcuno che è costantemente dominato dalla paura e dalla paranoia? Se si tratta di un tratto costante allora è probabile che ci si trova davanti ad un caso di disturbo paranoide di personalità.
Continuiamo la nostra carrellata riguardo alle possibili radici infantili dei disturbi di personalità dell’adulto. Oggi trovi qui qualche notazione, qualche ipotesi, che deriva dalle osservazioni cliniche dei bambini e dall’esame della storia degli adulti. Tali ipotesi sono state elaborate per tentare di spiegare la genesi del disturbo paranoide di personalità.
Le persone che hanno un disturbo di personalità seguono un modello di rappresentazione mentale e di comportamento che devia in modo deciso rispetto alle norme della cultura di appartenenza.
Leggi questo articolo per saperne di più circa l’origine della paranoia e sull’infanzia dell’individuo che svilupperà la paranoia come un tratto stabile di personalità, ci vorranno solo pochi minuti.
Per intanto grazie per la visita.
Quali potrebbero essere le caratteristiche più comuni, durante il periodo infantile, che predisporrebbero alla manifestazione del disturbo paranoide di personalità in età adulta? Ovvero qual’è l’origine della paranoia?
In primo luogo, nella storia di questi pazienti vi è un genitore aggressivo e punitivo, che giustifica le sue condotte violente e umilianti basandosi su un sistema di credenze.
Le punizioni sono metodiche, ripetitive, fondate su “principi” e il bimbo diviene il “capro espiatorio” della famiglia, viene considerato l’elemento debole e per questo detestato della famiglia.
Il bambino dal canto suo impara a non lamentarsi e a non riferire a nessuno le violenze di cui è vittima. Il suo mondo familiare è scisso in genitore cattivo e forte e in genitore buono e debole. Il bambino può identificarsi con il genitore debole (meccanismo di difesa dell’identificazione proiettiva).
Inoltre, il bimbo viene investito di compiti per i quali non viene lodato o valutato, ma che il piccolo assolve nella speranza di non essere punito.
Viene punito se prende delle proprie iniziative.
L’ambiente di terrore, diffidenza e ritorsione segna profondamente il bambino; il mondo gli è ostile.
Divenuto adulto, tenderà a ritirarsi socialmente, sentendosi escluso e sottovalutato, evitando i contatti con estrema diffidenza. Può manifestare un delirio con tematiche persecutorie.
Occorre sottolineare che i tratti del disturbo paranoide di personalità possono essere più o meno marcati ed espressi. Ad esempio, una persona con disturbo paranoide di personalità può essere tranquillamente integrata all’interno della società e della vita lavorativa con sue specifiche competenze professionali. Anche il delirio può rimanere non espresso, tenuto per sé, come una vita parallela, nascosta dietro una facciata sociale sostanzialmente integrata e accettabile.
Agli occhi di chi osserva questa persona può apparire magari un solitario, una persona un po’ stramba.
Dal punto di vista della terapia, stabilire un rapporto di fiducia con i terapeuti e gli educatori diviene estremamente difficile. Fare riemergere questo vissuto di violenza e svalutazione diviene possibile, seppure con difficoltà.
Lo scopo è cercare di spezzare il controllo esercitato dalle figure dei genitori al fine di impedire la fuga verso il meccanismo della scissione.
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