Le ossessioni
Cosa sono le ossessioni? Qual’è la differenza con le rimuginazioni? Tipologie di ossessioni. Cosa puoi fare.
Ti è mai capitato di dover soccombere ad un pensiero che non riuscivi a scacciare? Oppure un pensiero ti si presenta alla mente senza che tu lo voglia e non puoi controllarlo, anzi più tenti di controllarlo più questo pensiero diventa prepotente e non ti lascia stare?
Se ti è già capitato, sappi che non sei l’unico e che ci sono soluzioni. Probabilmente hai che fare con delle ossessioni, ovvero dei pensieri ossessivi.
Continua a leggere, in pochi minuti scoprirai di cosa si tratta, quali sono le principali categorie di ossessioni e cosa puoi fare se te ne vuoi liberare. Seguimi.
Per intanto grazie per la visita.
Le ossessioni sono:
Essi si possono presentare alla mente contro volontà della persona.
Sono ripetitivi e proprio perchè non sono voluti tendono a generare un disagio in chi li subisce.
No. La principale caratteristica che le separa è la linea temporale. Le rimuginazioni riguardano eventi passati, cose accadute nella storia dell’individuo sui cui si ritorna, magari spesso.
Le ossessioni possono riguardare eventi passati ma anche eventi potenzialmente futuri, che magari non accadranno mai.
Inoltre le rimuginazioni sono pensieri sui quali si ha un certo controllo: infatti si pensa normalmente a cosa sarebbe successo se le cose fossero andate diversamente. Spesso, anzi molto spesso entra in campo un eccesso di razionalizzazione che chiaramente riveste un senso solo quando l’evento è passato.
No. Vi sono persone che si preoccupano sempre di tutto. Ma non si tratta di ossessioni. Anche in questo caso la volontà di pensare è determinante. Spesso chi si preoccupa troppo è molto ansioso, ma non necessariamente anche un ossessivo.
L’ossessione si presenta senza un atto volontario e non si può controllare. Anzi, se si potesse mandare via si manderebbe semplicemente via, ma non è possibile.
Ricorda che per diventare ossessioni è necessaria la ripetitività del pensiero che ti assale.
L’unica cosa che puoi fare è rivolgerti ad un professionista psicologo che ti aiuti a:
Nel secondo caso potrebbe essere necessario intraprendere un percorso di psicoterapia.
In caso non hai la possibilità di rivolgerti ad uno psicologo rivolgiti al medico di base, che potrà aiutarti indicandoti strade alternative.
Spero questo articolo sia stato di tuo gradimento. Grazie