Colite colon irritabile
Un dolore e un malessere dell’addome cronico e molto frequente
Parlando con le amiche/gli amici con i quali sei più in confidenza, magari ti avranno detto di soffrire della cosiddetta “colite”, di avere spesso mal di pancia e di non riuscire a trovare una soluzione a questa condizione cronica, molto diffusa nella popolazione.
Continua a leggere e potrai scoprire in sintesi di cosa si tratta, e quali possono essere le cause. Leggi qui di seguito.
Per ora grazie per la visita.
La sindrome del colon irritabile (IBS-Irritable Bowel Syndrome) è un disturbo gastrointestinale funzionale e cronico.
I sintomi sono dolore addominale e alterata evacuazione delle feci, in assenza di una patologia organica specifica.
Molto frequente è il gonfiore addominale.
Per fare diagnosi queste condizioni devono presentarsi in modo continuo per almeno 3 mesi.
E’ molto diffusa nella popolazione e studi basati stimano una prevalenza della sindrome dell’intestino irritabile intorno al 10% -20%, con una incidenza di nuovi casi pari all’1% -2% all’anno.
Le donne sono più colpite degli uomini (3 donne per 2 uomini) e l’età più interessata va dai 20 ai 50 anni.
Qui di seguito chiariamo meglio le caratteristiche dei sintomi…
Il dolore addominale nell’IBS è vario.
Le sedi comuni di dolore includono l’addome inferiore, in particolare il quadrante inferiore sinistro.
Gli episodi di dolore acuto sono spesso sovrapposti a un dolore sordo più costante.
I pasti possono far precipitare il dolore. La defecazione generalmente migliora il dolore ma potrebbe non alleviarlo completamente.
Il dolore da verosimili sacche di gas nella zona della milza (zona sottocostale sinistra) può mascherarsi da dolore toracico anteriore o dolore addominale del quadrante superiore sinistro
Oppure possono verificarsi in chi soffre di malattia da reflusso gastroesofageo o di ernia iatale, oppure ancora si hanno nel caso in cui la tiroide funziona troppo (ipertiroidismo).
Possiamo avere:
L’urgenza dopo i pasti è comune, così come l’alternanza tra stipsi e diarrea. Tipicamente, una caratteristica di quelle sopra indicate prevale in un singolo paziente, ma esiste una variabilità significativa tra i pazienti. Spesso si alternano stipsi e diarrea.
Altri sintomi compatibili con la sindrome del colon irritabile sono i seguenti:
Occorre per prima cosa fare una valutazione dal medico che valuterà se ci sono
i sintomi di allarme cioè: perdita di peso, anemia da carenza di ferro, storia familiare di alcune malattie organiche gastrointestinali (p. es., malattia infiammatoria intestinale, morbo celiaco, cancro del colon-retto).
Per questo motivo il medico potrebbe effettuare esami come:
Non sono note, ma ci sono diverse ipotesi, sulle quali intervenire con le terapie.
Potrebbe dipendere da un intestino che si muove troppo o troppo poco (transito anormale) oppure da una percezione della motilità normale accentuata oppure da una flora batterica alterata…
OLtre alle terapie prescritte da medico che ti invitiamo a contattare, l’American College of Gastroenterologists (ACG) ha concluso che la terapia cognitivo-comportamentale, la psicoterapia dinamica e l’ipnoterapia sono più efficaci del placebo.
Secondo altri studi più recenti sembrano importanti per migliorare i sintomi il coinvolgimento psicologico del paziente con sindrome dell’intestino irritabile, in particolare intervenendo sulla sua percezione della malattia, il coping disadattivo e la sensibilità viscerale.
Spero questo articolo ti sia stato di aiuto. Grazie